Attraverso la professione dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza, i Fratelli della Santa Croce cercano di dare una risposta integrale all’amore di Dio che a noi fu rivelato in Cristo crocifisso.
L’Ordine dei Canonici Regolari della Santa Croce, fondato nel 1131 a Coimbra, Portogallo, segue la regola di Sant’Agostino, che propone questo amore come fine principale: “Prima di tutto fratelli cari, amiate Dio e poi il prossimo, essendo questi i principali comandamenti che a noi furono dati” (Regola, 1).
I santi Angeli sono per i religiosi come modelli di amore a Dio e al prossimo e vengono in nostro aiuto su mandato di Dio per assisterci perché siamo chiamati a ereditare con essi la beatitudine celeste (cfr. Eb 1,14; 12,22-24). Fin dai tempi antichi la vita religiosa, in modo particolare, fu considerata nella Chiesa come “vita angelica”. Poiché già qui sulla terra “la vita cristiana partecipa, nella fede, alla beata comunità degli Angeli e degli uomini, uniti in Dio” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 336). Similmente, i Fratelli della Santa Croce cercano di vivere in compagnia dei santi Angeli e imitare il loro esempio.
L’Ordine si impegna in modo particolare per:
– l’adorazione di Dio per mezzo di Gesù Cristo nello Spirito Santo, partecipando all’amore di Cristo con il quale Egli glorifica il Padre nel nome di tutte le creature (cfr. Gv 17);
– la contemplazione della Parola e dell’opera salvifica di Dio, per apprendere l’eminente scienza di Gesù Cristo (cfr. Fi 3,8) e del Suo amore crocifisso (cfr. Ef 3,19-19);
– la sequela di Gesù nel cammino della Croce in spirito di espiazione, completando ciò che manca ai patimenti di Cristo per il suo Corpo che è la Chiesa (cf. Cl 1,24);
– la testimonianza e proclamazione di Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo, potenza di Dio e sapienza di Dio (cfr. 1Cor 1,23-24) attraverso la missione.
Queste quattro dimensioni del mistero della nostra salvezza – adorazione, contemplazione, espiazione e missione – esprimono il carisma dei Canonici Regolari della Santa Croce nel suo servizio a Dio e alla Chiesa, vivendo in comunione con i santi Angeli. Lo stemma dell’Ordine rappresenta due Angeli adorando la Croce di nostro Signore, avendo questa nel centro un circolo che rappresenta la Santissima Eucaristia. Ai piedi della Croce s’incontra una “M”, simbolizzante Maria. Questo stemma riassume concisamente il contenuto della nostra spiritualità.
Adorazione
L’adorazione di Dio trova la sua massima espressione nella celebrazione della sacra Liturgia. I Fratelli della Santa Croce si dedicano alla celebrazione solenne della Liturgia.
Con tutta la milizia dell’esercito celeste intoniamo un inno di gloria al Signore e veneriamo la memoria dei Santi, speriamo di far parte della loro società, sospirando per il Salvatore nostro Gesù Cristo, fino a che Lui, nostra vita, si manifesti, e noi appariremo con Lui nella gloria.
La celebrazione giornaliera del Sacrificio Eucaristico costituisce il centro della vita dei Fratelli della Santa Croce. Oltre alla Santa Messa, si uniscono con i Santi e gli Angeli del cielo per il canto comunitario della Liturgia delle Ore. L’adorazione eucaristica è parte integrante della vita quotidiana dell’Ordine. In ogni Monastero il Santissimo Sacramento è esposto per l’adorazione e, là dove fosse possibile, si pratica l’adorazione perpetua.
Contemplazione
Seguendo l’esempio di Maria Santissima, che continuamente meditava le parole di Cristo nel suo cuore (cfr. Lc 2,19.51), i Fratelli della Santa Croce si dedicano alla contemplazione, attingendo dalle fonti autentiche alla spiritualità cristiana. Si sforzano nell’imitare i Santi e gli Angeli nella vita di raccoglimento, in semplicità e purezza di cuore, in umiltà e silenzio, in ricerca di una vita di maggior unione con Dio.
La contemplazione delle cose divine e l’unione con Dio nell’orazione assidua è il primo dovere di ciascun religioso. Mediante il vivere l’abbondanza dello Spirito che si trova nei momenti di silenzio e di orazione, la contemplazione coltiva e approfondisce la sua relazione con la persona del Signore Gesù. La lettura spirituale fa parte del “pane quotidiano”. L’Ordine si dedica allo studio della Sacra Teologia in fedeltà al Magistero della Chiesa.
Espiazione
Il Verbo si fece carne per salvarci riconciliandoci con Dio. Egli per amore nostro ci inviò Suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Se Dio ci amò, similmente, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri e dare la vita per i nostri fratelli, portando i pesi degli altri (cfr. 1Gv 3,16 e Gl 6,2).
La nostra partecipazione all’amore redentore del Cristo è nutrita nella celebrazione quotidiana del Sacrificio Eucaristico. Assieme alla Vittima divina che offriamo al Padre celeste, offriamo noi stessi. Così la Santa Messa è scuola della carità perfetta nello spirito di riparazione. Nella Messa conventuale, quindi, possiamo “attuare in pienezza l’intimità con Cristo… Nell’Eucaristia infatti il Signore Gesù ci associa a sé nella propria offerta pasquale al Padre: offriamo e siamo offerti” (Ripartire da Cristo, 26). In questo stesso spirito i Fratelli della Santa Croce accompagnano il Signore nell’orazione e nell’amore durante le ore della Sua Passione, ogni giovedì sera e venerdì pomeriggio. In questo tempo i Fratelli si uniscono alla Passione e Morte di Gesù pregando per la santificazione dei sacerdoti e per le necessità della Chiesa in riparazione dei peccati.
Missione
I Fratelli della Santa Croce, cercando e amando Dio prima di ogni cosa, desiderano conciliare la contemplazione con l’amore apostolico per la diffusione del Regno di Cristo. Essi si sforzano di conservare lo spirito missionario proprio dell’Ordine, si adattano alle condizioni odierne, e predicano così il Vangelo tra tutti i popoli. Fin dal principio in Portogallo, i Canonici Regolari della Santa Croce posero mano alla riforma del clero, impegnandosi nella preparazione e formazione dei sacerdoti come anche nell’evangelizzazione dell’intero popolo di Dio. Questa finalità continua oggi realizzandosi nella formazione dei candidati al sacerdozio, nell’assistenza spirituale a sacerdoti e religiosi, nella predicazione nei ritiri spirituali, nella pastorale ordinaria delle parrocchie e nell’attività missionaria; in modo particolare l’Ordine promuove il movimento spirituale Opera dei Santi Angeli.